Due donne fanno jogging. Sullo sfondo si vede Zurigo.
Via dalla città
Le città non sono mai state così popolate. Negli ultimi anni, molte regioni rurali della Svizzera sono cresciute in modo esiguo e in alcuni luoghi la popolazione è addirittura diminuita. L’urbanizzazione è una delle macrotendenze del nostro tempo.
Ogni macrotendenza genera però una controtendenza. Da anni molte grandi città europee perdono abitanti, sebbene continuino a crescere grazie all’afflusso di giovani e migranti. Gli altri gruppi di persone sono sempre più attratti dalla campagna.
I fattori che li spingono ad allontanarsi dalle città sono almeno tre.
- Lo sviluppo del mercato immobiliare impedisce alla maggior parte degli abitanti della città di acquistare un appartamento o una casa.
- Gli spazi angusti e le restrizioni durante la pandemia hanno offuscato le comodità della vita urbana e dell’appartamento in centro senza balcone o giardino.
- Grazie alla spinta della digitalizzazione e al cambiamento culturale in molte aziende, il lavoro da casa è diventato la nuova normalità.
La casa dei sogni immersa nel verde
Da un sondaggio di Swiss LifeTarget not accessible di maggio 2021 è emerso che, dall’inizio della pandemia, per il 30% circa delle persone è aumentato il desiderio di vivere in mezzo alla natura e di possedere il proprio giardino o terrazzo.
Anche i dati attuali dell’Ufficio federale di statistica (UST)Target not accessible dimostrano che più persone si spostano dalla città alla campagna, dove sperano di beneficiare di una qualità della vita superiore e di costi ridotti.
La città di Zurigo è la più colpita dall’emigrazione, con un calo di quasi 5400 persone o dell’1,2% durante lo scorso anno. Anche Ginevra, Losanna, Berna e Basilea hanno registrato flessioni significative. Le città riescono a mantenere la loro popolazione in parte solo perché il numero di persone che si trasferiscono dall’estero è superiore a quello delle partenze.
Dove si trasferiscono gli abitanti delle città? Si spostano verso gli agglomerati urbani più convenienti, dove trovano alloggi in maggiore quantità e spesso più interessanti a un costo inferiore. Ma sono ambite anche le regioni al di fuori delle classiche zone abitate dai pendolari. Durante la pandemia le aree turistiche sono diventate più che semplici luoghi di rifugio. I dati dell’UST mostrano che molte persone spostano la propria abitazione principale in montagna.
Le comunità rurali offrono tasse basse, abbonamenti sovvenzionati per l’energia e i trasporti, sussidi per le assicurazioni e sconti nei negozi di paese.
La Posta c’è in tutte le regioni
La Posta è presente in tutta la Svizzera con le sue filiali, che ora aprirà a partner regionali, casse malati, assicurazioni, banche, enti pubblici e partner del settore sanitario, consentendo loro di mantenere la vicinanza alla propria clientela.
Molti fornitori di servizi chiudono le loro filiali in campagna e l’ufficio postale potrebbe così diventare un nuovo punto d’incontro nel paese.
L’home office non è destinato a svanire
Dato che ora non importa dove si trovi l’ufficio, trasferirsi in campagna è diventato più semplice. In un recente sondaggio online di Deloitte Svizzera, il 37% degli intervistati ha dichiarato che in futuro vorrebbe trascorrere almeno la metà del tempo dedicato al lavoro a casa.
Una persona su quattro vorrebbe lavorare sempre da casa in futuro.
La Svizzera urbana anche in campagna
Il professore di architettura e urbanistica del Politecnico federale di Zurigo Hubert KlumpnerTarget not accessible ha spiegato alla NZZ am Sonntag: «Durante la pandemia, molti "nomadi" si sono trasferiti direttamente nelle loro case di vacanza in campagna. Lì possono comunque beneficiare di uno stile di vita urbano con tutte le comodità di cui godono in città: Internet, shopping, infrastrutture per il tempo libero». Secondo Klumpner, tutta la Svizzera funzionerebbe come un sistema urbano che si estende fino alle valli. Uno stile di vita urbano è dunque possibile ovunque.
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